I Geek conquisteranno il mondo!

I Geek conquisteranno il mondo!

I motivi per cui essere Geek ha reso la mia vita migliore.

Geek is the new sexy? 

Ho pensato a lungo con quale articolo iniziare questa mia nuova avventura online, finché un’idea non mi è balzata al cervello!

Sarebbe inutile parlarvi delle mie passioni senza prima dirvi chi sono e cosa mi ha portato, soprattutto, a voler condividere la mia vita.

No, non temete! Non parlerò di me, almeno non direttamente.

Io mi definisco, da sempre, una geek.

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Penso di essere stata una geek ancora prima di scoprirne il significato o di capire per quale motivo fossi così diversa da tutti gli altri bambini.

Sono cresciuta in un ambiente dove avere una passione diversa era sbagliato. Da piccole le bambine dovevano frequentare le migliori scuole di danza e i ragazzi giocare a calcio. Le ragazzine dovevano parlare di shopping, di trucchi e di ragazzi, mentre per quanto riguarda quest’ultimi… continuare a giocare a calcio. Insomma, sembrava che ogni individuo dovesse avere per forza il proprio percorso scritto.

Se alle scuole elementari portavi un libro da leggere venivi additata come secchiona, perché non seguivi il gregge, non volevi giocare e non eri divertente.

Ecco, questo è un quadro abbastanza chiaro di chi era Angie all’età di 7/8 anni, quando nella sua cartella di scuola portava grossi libri da leggere durante la ricreazione o album A4 per disegnare i personaggi dei suoi cartoni preferiti.

Non ero asociale, non penso di esserlo mai stata.

Anzi, al contrario, amavo parlare di ciò che mi piaceva, degli ultimi cartoni animati visti, del libro letto, ma i miei coetanei volevano solamente giocare e tutto quello che facevo invece io per loro risultava semplicemente noioso.

Crescendo la cosa non è cambiata. Ho stretto qualche amicizia, condiviso e allargato le mie passioni – la piccola Angie ha scoperto presto il mondo delle serie TV – eppure mi sentivo comunque quella strana. Quella che legge troppo, che guarda troppe serie TV, che ama troppi film e questo mi ha resa una persona solitaria per molti anni.

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C’eravamo solo io e le mie passioni, e questo bastava a farmi stare bene.

Tutto questo fino all’avvento di internet nella mia vita. Col web la mia anormalità era diventata normalità, esistevano ragazzi come me, che amavano le mie stesse cose, le conoscevano e le seguivano con passione.

Era come se vivessi due vite, distinte e separate, in due mondi paralleli ma entrambi preziosi e importanti.

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Il mondo là fuori, popolato dalle persone vere e quello dietro lo schermo di un PC, meraviglioso esattamente come quello che avevo vissuto da bambina tra le pagine di un libro, tra le scene delle mie serie TV preferite o con la trama di un film.

Ero come Rory Gilmore: vivevo in due mondi e questa era la miglior cosa che potesse capitarmi.

Ho iniziato con i forum: sulle serie TV, sugli anime, persino su alcuni videogiochi. Mi bastava digitare sulla barra di ricerca e trovare quello di cui avevo bisogno, come e quando volevo.

Poi sono passata ai blog. Esistevano quelli su MSN (chi è degli anni ’90 come me li ricorderà sicuramente) e capitava che alcuni fossero dedicati alle serie TV o ai libri. Da lì poi si passava in chat, sempre sulla stessa piattaforma, a parlare di tutto quello che si voleva.

Infine, è arrivato Facebook, che ancora mi accompagna in questa folle e strana doppia vita che sto conducendo. Facebook credo sia stato per me il social della vera e propria svolta, perché per la prima volta non ero più una semplice utente ma potevo – e volevo – essere la voce fuori dal coro, quella che avrebbe radunato le truppe (per così dire). Ho avuto molte pagine prima delle mie attuali, ma quella che mi ha davvero aperto al “fandom” è stata la mia sulla serie TV Dawson’s Creek, Dawson’s Creek Source (prima Joey’s Creek e poi Dawson’s Creek Quotes}).

Queste pagine sono il mio secondo mondo, quello di cui parlava anche Rory, popolato dalle mie passioni, dalla mia voglia di mettermi in gioco e rischiare, di parlare, di condividere e di essere folle.

Perciò se dopo questo lungo monologo vi state ancora chiedendo cosa voglia dire essere “geek” e perché io abbia scelto proprio questo aggettivo per definirmi, beh avete già la vostra risposta.

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Geek è tutto ciò che è passione.

Quel mondo parallelo accessibile solamente a pochi (negli anni per fortuna siamo aumentati) prescelti, un luogo reale esattamente come quello in cui vivono la maggior parte dei comuni mortali, semplicemente molto più divertente.

E se anche voi fate parte di questo mondo, siate orgogliosi di essere geek, perché questo aggettivo non vi renderà mai strani o diversi, ma solo “speciali”.

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