Hill House, la fortunata serie TV di Netflix tratta dal romanzo di Shirley Jackson, ci ricorda quanto le paure più spaventose siano quelle che risiedono nella parte più profonda di noi stessi.
Recente è l’uscita di Hill House, nuova serie TV di Netflix, ispirata al romanzo del 1959 L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, da cui era stato tratto anche un film nel 1999 dal nome Haunting – Presenze. La serie paranormale, creata e diretta da Mike Flanagan, ha già riscosso un notevole successo ed è stata definita dalla critica uno dei migliori horror in circolazione.
Hill House
La serie narra le vicende della famiglia Crain, composta da due genitori e cinque bambini, e della loro estate a Hill House, luogo misterioso che sarebbe poi diventato la casa infestata più famosa del paese. Nel presente, i membri della famiglia Crain – ora adulti – si riuniscono a causa di una tragedia e rivivono, inevitabilmente, il loro passato, affrontando i fantasmi – reali e non – della loro vita.
Tra passato e presente
I dieci episodi della serie, composti da circa un’ora ciascuno, si snodano dunque tra due archi temporali: il passato e il presente. Ogni episodio è dedicato ad un membro della famiglia Crain e mostra come ognuno abbia affrontato e stia ancora affrontando i misteri di Hill House, le paure ed il dolore legati al ricordo di quel periodo della loro vita. Nei flashback viene mostrato come la loro permanenza ad Hill House sia stata angosciante e difficile. Ogni membro, infatti, è tormentato da strane visioni, fino all’ultima notte trascorsa lì e alla tragedia che si è svolta tra quelle mura. Nel presente, invece, la famiglia Crain è visibilmente danneggiata, spezzata e apparentemente non in grado di ricomporsi più.
L’orrore ha più volti
La morte sembra essere il filo conduttore che lega la vita dei Crain e ciò che poi li riporterà a Hill House e, soprattutto, alla scoperta di terribili segreti e verità. Tantissimi i momenti di vero terrore ed ansia, ma altrettanti quelli di dolore e tristezza. Le scene di Hill House fanno letteralmente tremare dalla paura e spezzano anche il cuore. Perché il vero orrore, spesso, non è nascosto dietro le ombre o le stanze buie di una vecchia casa, non è soprannaturale, ma reale. L’orrore più grande è spesso la vita stessa.
Una serie TV che sembra un film
La bellezza di Hill House risiede soprattutto nella bravura di Flanagan e del cast principale. Ogni scena della serie è studiata con maestria, trascinando lo spettatore in dieci ore di cinema puro, fatto di lunghe sequenze, montaggi perfetti, scenografie ed effetti sonori curatissimi. Flanagan costruisce dettagliatamente la giusta atmosfera horror, immergendoci gradualmente nelle ombre di Hill House e nei suoi fantasmi, attraverso fermi immagine e jumpscares.
Il capolavoro apprezzato da Stephen King
Tutto ciò non fa che rendere Hill House una serie horror diversa dalle altre del genere e, per questo, apprezzata anche dal grande maestro dell’orrore Stephen King. Una serie che non si rifà semplicemente alla storia della Jackson, ma che la distrugge e rimonta in modo geniale ed originale. Un incubo che si insinua con lentezza nella mente degli spettatori, attraverso una storia di fantasmi, paure, dolore ma anche traumi reali.
GUARDA IL TRAILER:
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:
Carrie di Stephen King – Recensione
Pet Sematary di Stephen King – Recensione
NOTA BENE: