L’istrionico Hugh Jackman incanta in “The Greatest Showman”. Il musical, basato sulla vita dell’imprenditore circense P.T Barnum, da questo Natale al cinema.
Che Hugh Jackman fosse un attore a tutto tondo ce lo aveva già confermato “Les Misérables“, per cui l’artista australiano aveva anche ricevuto una nomination agli Oscar, dunque “The Greatest Showman” non ha fatto altro che evidenziare ancora di più il suo immenso talento.
Del resto, il musical ispirato alla vita di Phineas Taylor Barnum, creatore del primo circo più grande del mondo (chiamato appunto The Greatest Show on Earth), è stata proprio un’idea dell’amato Wolverine, rimasto folgorato dalla personalità rivoluzionaria dell’imprenditore statunitense.
La pellicola, diretta da Michael Gracey, è scritta da Jenny Bricks e Bill Condon, e contiene le musiche dei premi Oscar Justin Paul e Benji Pasek (già compositori di La La Land ), oltre che un cast d’eccezione: da Hugh Jackman appunto, a Michelle Williams, a Zac Efron, a Rebecca Ferguson e Zendaya.
The Greatest Showman: la figura di un intrattenitore.
Barnum è uomo del suo tempo ed assoluto protagonista. Cresciuto durante i primi anni dell’800, si fa esponente del sogno americano per eccellenza, riuscendo nell’impresa di costruire un marketing al servizio della società.
Una società che è la perfetta espressione del periodo storico di cui fa parte, fatto di incertezze e paure per ciò che è considerato diverso ma anche di curiosità.
P.T è , infatti, un visionario per quell’epoca. Un uomo che non solo ha il coraggio di immaginare l’impossibile ma anche di renderlo reale.
Un film vecchio stile ma innovativo.
È un film vecchio stile che riesce comunque a mantenere ben salde le sue basi nella modernità, non solo grazie agli arrangiamenti pop e agli effetti speciali, ma soprattutto ai temi trattati.
Tematiche come la diversità, l’identità, la dignità e la rivalsa dei cosiddetti freaks sono infatti molto attuali e importanti da trattare. A maggior ragione in un film che si rivolge ad un pubblico vasto che può facilmente riconoscersi nelle stranezze dei personaggi che fanno da contorno al protagonista.
The Greatest Showman è il più grande spettacolo.
Tuttavia, escludendo questi temi e una breve digressione sulla vita di Barnum, la pellicola rimane puro intrattenimento.
Dai costumi coloratissimi, alle musiche, alle scenografie brillanti fino ad arrivare alle coreografie: tutto è studiato nei minimi dettagli per essere il “più grande spettacolo“. O, per meglio dire, la rappresentazione del “più grande showman“. Uno showman capace di coinvolgere grandi e piccini e non tradire la lunga e importantissima eredità dei musical.
Un cast eccezionale:
Il magistrale Hugh Jackman sorregge l’intero film, cantando, ballando e mostrando le ormai ben note doti recitative.
Zac Efron, perfetta spalla di Jackman, dai tempi di High School Musical dimostra di essere cresciuto benissimo, diventando non solo molto più bello – passatemi un commento puramente superficiale – ma soprattutto molto più bravo.
Rebecca Ferguson e Zendaya si rivelano due piacevoli scoperte, riuscendo a catturare l’attenzione con la loro voce e bellezza delicata.
Ed infine, Michelle Williams che riesce a tirare fuori il suo immenso talento, confermando di essere un’attrice completa.
The Greatest Showman è, insomma, ciò che promette di essere: un film che intrattiene. Capace di coinvolgere ma anche di essere un’ode ai sogni, all’accettazione del diverso e al superamento dei propri limiti.
Di seguito il trailer del film, già nelle sale italiane dal 25 Dicembre:
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