Può una fiaba trasformarsi in un vero e proprio incubo ad occhi aperti? Scarlet Danae risponde a questa domanda, ne “L’Incubo di Biancaneve”, un romanzo fantasy visionario e dark.
Quando Scarlet Danea mi ha contatto per inviarmi gratuitamente una copia del suo libro, L’Incubo di Biancaneve: La città dei mercenari, ero molto indecisa se accettare o meno la sua proposta. Non mi sono ancora mai occupata di autori emergenti qui sul blog e non ho nemmeno mai letto nessun retelling o romanzo dark. Ciononostante ho deciso di darle comunque una possibilità, perché credo sia giusto dare fiducia anche agli autori emergenti e perché la storia di questo libro mi incuriosiva parecchio.
L’Incubo di Biancaneve:
La città dei mercenari
Scarlet Danae
Editore: Independently published ● Pagine: 170 ● Prezzo: cartaceo 6,00€ / ebook 0,99 cent
Valutazione: ★★☆☆☆
Recensione
Come avrete potuto capire da titolo e trama, L’Incubo di Biancaneve riprende la canonica storia di Biancaneve dei fratelli Grimm, donandole però delle tinte più cupe, dark e a tratti di fantascienza.
Se infatti vi aspettate di trovare la solita protagonista, pura e innocente, avete sbagliato libro. Bianca non ha nulla della classica principessa delle fiabe, è sarcastica, rozza, maleducata e sfrontata.
Già dalle prime righe vediamo quanto i temi di questo romanzo non siano per nulla facili e la bravura dell’autrice non fa che trasportarci ancora di più nell’incubo della nostra protagonista.
La cosa che ho apprezzato di più de L’Incubo di Biancaneve è stata la scrittura di Scarlet Danae, che per essere un’autrice alle prime armi, a parte qualche piccolo refuso, riesce a cavarsela bene nelle narrazioni, risultando credibile e ironica.
Mi è piaciuta anche l’idea di fondo della storia, il fatto di sconvolgere una fiaba già conosciuta e inserire al suo interno una commistione di generi tale da renderla una storia completamente diversa e innovativa.
Il mondo di Bianca è una realtà che mi incuriosisce e di cui vorrei sapere di più, ma ho trovato la descrizione dei luoghi e dei personaggi frammentaria e non in grado di farmi comprendere a pieno il worldbuilding di questo romanzo.
Senza le illustrazioni finali non avrei mai capito come fossero gli abiti dei protagonisti, le grosse maschere che indossano o il mondo che li circonda, e questo l’ho trovato limitante, perché una narrazione dovrebbe essere capace di darti tutte queste informazioni senza bisogno d’altro.
I personaggi sono poco caratterizzati, per questo motivo non sono in grado di scegliere un preferito o di dire cosa mi sia piaciuto o no dei loro caratteri. Ho trovato però molto divertenti le scene tra Bianca e Cogito.
In generale il libro scorre abbastanza velocemente, tanto da averlo letto in una sola mattinata, ma ho trovato la storia frettolosa e poco chiara.
Avrei sicuramente preferito un libro più ricco, sia di descrizioni che di pagine, soprattutto considerato che si trattava del primo capitolo e avrebbe dovuto porre le basi di quella che sarà la saga.
Nonostante questi difetti mi sento di dare fiducia a L’Incubo di Biancaneve e, soprattutto, alla sua autrice che ringrazio ancora per avermi contattata. Attendo con ansia di leggere i prossimi capitoli e faccio i miei migliori auguri a Scarlet Danae per questa particolare storia.
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NOTA BENE: