Maggio 2018 sta per concludersi e, come sempre, torna la rubrica dedicata a tutto ciò che ho amato in questo mese appena trascorso.

Sono imperdonabile, lo so. L’ultimo post sul blog risale al mese scorso, proprio all’articolo dedicato ai preferiti di Aprile. Non ho scuse per la mia assenza, se non il fatto che questo mese è davvero volato e che io oltre a non aver avuto tempo per leggere libri o guardare serie TV e film, non ho avuto nemmeno l’ispirazione giusta per portarvi nuovi contenuti sul blog. Ma proverò a farmi perdonare prossimamente, impegni e vacanze permettendo.

Per il momento, torniamo alle cose importanti e a tutto quello che ho amato a Maggio 2018.

SERIE TV

Il mese di Maggio 2018 ha coinciso con molti finali delle serie che seguo ma, nonostante avessi parecchio da guardare, non sono riuscita a stare al passo e molte serie, infatti, devo ancora recuperarle. Dei pochi finali che ho visto, uno però merita di essere citato e sto parlando di Once Upon a Time.

Once Upon a Time

Once Upon a Time (C’era una volta) è una serie televisiva statunitense, ideata da Edward Kitsis e Adam Horowitz, andata in onda sulla ABC per sette stagioni, dal 23 ottobre 2011 al 18 maggio 2018. La serie è ispirata alle fiabe e ai classici della letteratura, ma è ambientata ai giorni nostri in un paesino fittizio chiamato Storybrooke.

Questa settima stagione ha subito un radicale cambiamento visto che, oltre ad un salto temporale e ad una nuova ambientazione, ha dovuto dire addio a molti dei personaggi principali. Quando era stata annunciata, infatti, ero molto scettica. Nonostante queste mie perplessità, ho deciso di darle una possibilità e ammetto di non essermene pentita. La stagione non è stata brillante, originale o indimenticabile come le prime, ma mi ha comunque coinvolto, emozionato e intrattenuto, soprattutto nel finale.

Ritornare a Storybrooke per un’ultima volta, rivedere tutti i luoghi e i personaggi che avevo amato è stato davvero emozionante. Ho amato il finale di Gold e Regina, i due villains per eccellenza. Regina, soprattutto, è sempre stata il mio personaggio preferito, e il suo percorso nel corso delle sette stagioni è senza dubbio il più bello. Ho apprezzato il fatto che, per una volta, il lieto fine di un personaggio non fosse trovare il “vero amore”, ma avere una redenzione. Il vero amore di Regina è sempre stato Henry, un figlio che ha sempre voluto e accettato come suo, e quindi non poteva esserci finale migliore per lei che da “Evil Queen” viene accettata (e amata) da tutti come “Good Queen.”

Sicuramente uno dei finali più belli di quest’anno e una delle puntate più emozionanti di questa serie.

VOTO: 9/10

FILM

A Maggio 2018, come il mese scorso, purtroppo non ho visto molti film, dunque l’unico di cui mi sento di parlarvi è sicuramente Solo: A Star Wars Story.

Solo: A Star Wars Story

Solo: A Star Wars Story, diretto da Ron Howard, è il secondo film della serie Star Wars Anthology, una serie di film a sé stanti ambientati nell’universo di Guerre stellari, dopo Rogue One: A Star Wars Story. Ambientato undici anni prima degli eventi di Una nuova speranza e dopo Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, racconta le vicende di Han Solo dall’età di diciotto anni fino ai ventiquattro.

Vi avevo già parlato di questo titolo nell’articolo, di qualche mese fa, sui film da non perdere nel 2018, dicendovi quanto fossi ansiosa di vederlo. Ciononostante il mio entusiasmo per la pellicola era andato scemando di mese in mese ed, infatti, non avevo troppe aspettative.

Malgrado ciò ammetto di essere rimasta piacevolmente colpita dal film, nonostante non aggiunga molto alla storia di Star Wars e, soprattutto, al personaggio di Han. Gli ingredienti che abbiamo amato negli altri film ci sono tutti: azione, divertimento e qualche strizzatina d’occhio alla Saga che tutti conosciamo. Il cast non mi ha convinto particolarmente, a parte il protagonista infatti ho trovato gli attori un po’ piatti, soprattutto Emilia Clarke per cui, ormai è abbastanza risaputo, non nutro molta simpatia. Ho trovato, inoltre, molte scene poco chiare, soprattutto per chi non ha seguito la serie animata, ma tralasciando questi difetti è un buon film da vedere senza troppe pretese.

Consigliato (se non siete troppo pignoli)!

VOTO: 6/10

MUSICA

Ormai penso lo abbiate capito ma non sono una persona che ama i cambiamenti. Quando entro in fissa con qualcosa è la fine e, soprattutto in ambito musicale, non faccio che ascoltarla ininterrottamente senza stancarmi. È il caso della colonna sonora di The Greatest Showman, di cui vi ho parlato ormai in tantissimi post qui sul blog, ma anche di quella di Dawson’s Creek.

Dawson’s Creek Soundtrack

A Maggio 2018 ho ascoltato, quasi in ogni momento, la colonna sonora di Dawson’s Creek, di cui ho creato una playlist infinita (di 157 brani) su Spotify. Inutile dirvi il motivo del mio amore per queste canzoni, visto che ormai credo sappiate tutti quanto sia forte la mia ossessione per questa serie TV.

Vi lascio semplicemente ascoltare la playlist, se ne avete voglia.

LIBRO

Non ho letto molti libri a Maggio 2018, ma quei pochi sono sicuramente state delle scelte azzeccate. Vi parlerò di alcuni di loro in delle recensioni singole, ma in questo articolo non posso che citarne uno, ossia La profezia dell’Armadillo, l’opera prima di Zerocalcare.

La profezia dell’Armadillo

La profezia dell’armadillo è il primo libro a fumetti realizzato dal fumettista italiano Zerocalcare e si compone di storie brevi che, messe insieme, formano un’unica storia comune in cui vediamo il nostro protagonista alle prese con i problemi della vita, affiancato sempre dall’amico Armadillo, un personaggio immaginario che incarna la sua coscienza.

Per essere stato il mio primo approccio a questo artista, conosciuto maggiormente per la sua fama sui social, devo dire di essere molto soddisfatta. Ho divorato il fumetto in una sola giornata, catturata dalle tematiche, dai momenti di comicità ma, soprattutto, dai riferimenti alla cultura nerd degli ultimi decenni.

Per chi è cresciuto tra gli anni 80/90 non sarà difficile amare questa storia che, con la sua semplicità e quel tocco di irriverenza, racconta di delusioni e sfighe giornaliere.

Mi è piaciuto molto il modo in cui Zero ha ironizzato su temi spesso scomodi o importanti, tra cui la morte o alcune malattie. L’ho sempre trovato divertente al punto giusto e mai fuori luogo.

Per questo motivo, non vedo l’ora di recuperare tutti gli altri lavori di questo artista, assolutamente consigliato!

VOTO: ★★★★★

RANDOM

Nelle categoria random di questo Maggio 2018 vi parlo di un momento e, in particolare, della convention di Supernatural Jus in Bello.

Jib Con

Molti di voi conosceranno sicuramente la serie TV Supernatural, di cui vi ho parlato in alcuni articoli qui sul blog, ma probabilmente sono in pochi a sapere che esiste una convention italiana ad essa dedicata che si chiama Jus in Bello.

Da grandissima fan della serie, nel 2015 finalmente anche io ho potuto prendere parte a questa convention ed incontrare alcuni degli attori del cast. Per questo, ogni anno nei mesi di Aprile e Maggio non posso fare a meno di ripensare a questa esperienza, soprattutto sapendo della presenza degli attori in suolo italico.

Per parlarvi dell’intera esperienza non basterebbe un articolo intero, vi basta sapere che è stato uno dei momenti più belli ed emozionanti e certamente uno dei ricordi più preziosi della mia vita.

A tal proposito, vi lascio un post che ho scritto su Instagram proprio nei giorni della convention di quest’anno.

Questi erano i miei preferiti di Maggio 2018. Come sempre, fatemi sapere cosa avete amato di più di questa classifica e quali sono stati, invece, i vostri preferiti del mese appena trascorso. Alla prossima!

NOTA BENE: