Pelle d’asino: una fiaba antica come il mondo.

Pelle d'asino

Pelle d’asino torna ad incantare i lettori in questa nuova versione riscritta da Cécile Roumiguière ed illustrata da Alessandra Maria.

Derivando da una tradizione molto antica, la fiaba di Pelle d’asino può vantare numerose versioni che presentano una trama simile ma elementi diversi. Una delle ultime è quella, edita Rizzoli, riscritta da Cécile Roumiguière ed illustrata dalla talentuosa Alessandra Maria per la collana di classici illustrati presentata e diretta da Benjamin Lacombe.

Pelle d'asinoPelle d’asino

Cécile Roumiguière, Alessandra Maria

Editore: Rizzoli ● Collana: Ragazzi  ● Pagine: 64  ● Prezzo: 19,00€

Valutazione: ★★★★☆

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TRAMA
Un re, distrutto dalla perdita dell’amata moglie, vuole sposare la sua stessa figlia. Ma il sacrificio di un asino magico e l’aiuto di un’astuta madrina condurranno la tenace principessa verso la libertà e verso l’amore. 

Recensione

Sebbene la versione più conosciuta sia quella di Charles Perrault, Pelle d’asino è una fiaba dall’antichissima eredità e conosciuta in tutto il mondo. La sua origine può infatti risalire all’Antica Grecia o a racconti popolari anglosassoni, italiani e russi.

Una storia antica e proibita.

Pelle d'asino
Una delle illustrazioni di Alessandra Maria presenti nel libro.

La vicenda di Pelle d’asino non è originale, ma frutto della rielaborazione di alcuni dei racconti più antichi del mondo. Le tematiche dell’incesto e dell’eroina costretta a scappare dalla sua famiglia sono, probabilmente, alcune delle più famose e ricorrenti nelle fiabe popolari dell’antichità.

Difatti, alcuni studiosi riconoscono l’origine di questa fiaba nel mito di Saturno che divora i suoi figli affinché non gli tolgano il potere o, ancora, ne Le metamorfosi di Apuleio dove il protagonista si ritrova trasformato accidentalmente in asino.

Tuttavia, la prima versione della fiaba appare nel 1634 nell’opera Pentamerone (o Lo cunto de li cunti), una delle prime raccolte di racconti fantastici, scritta in lingua napoletana da Giambattista Basile. In questa versione, dal titolo L’Orsa, la protagonista si traveste, infatti, con la pelle di una bellissima orsa.

Successivamente, la fiaba si diffuse anche in tutta Europa, assumendo elementi, intrecci e significati diversi ma mantenendo sempre la sua caratteristica di racconto proibito: in Francia venne pubblicata da Charles Perrault nel 1694 con il titolo Peau d’âne, in Germania dai fratelli Grimm nel 1819 con il titolo Dognipelo, in Inghilterra da Joseph Jacobs nel 1890 con Cup ‘o Rushes (Cappa di giunco), mentre in Russia con quello di Pelle di maiale.

Tematiche e interpretazione moderna di Cécile Roumiguière.

Pelle d'asino
Un’altra delle illustrazioni di Alessandra Maria presenti nel libro.

Nonostante appaia come un’antica fiaba proibita, con tematiche difficili da trattare, non possiamo negare il fascino e l’importanza che è in grado di rivestire anche in età moderna.

Partendo dagli antichi temi dell’incesto, del travestimento, della fuga in quanto ribellione dalla figura paterna e ricerca della propria individualità, si passa a quelli più classici di bellezza come purezza, agli oggetti e aiutanti magici in soccorso della protagonista, o del lieto fine per merito di un principe.

Il viaggio compiuto da Pelle d’asino non è solo un cammino di ribellione per conquistare la propria individualità, ma anche la ricerca di un legame d’amore al di fuori della famiglia.

La protagonista di questa fiaba è astuta, determinata e sicura di ciò che vuole, nonostante l’obbedienza e l’amore incondizionato verso il padre; e viene dipinta dall’autrice come un personaggio con luci ed ombre: fragile e forte, vulnerabile e tenace e, soprattutto, un’eroina femminista.

La suggestiva arte di Alessandra Maria.

Pelle d'asino
Un’altra delle illustrazioni di Alessandra Maria presenti nel libro.

La dualità di questo personaggio è resa ancora più potente dalla talentuosa Alessandra Maria che, ispirandosi all’arte neo-romantica e mescolando diverse tecniche visive, dona alle sue illustrazioni magia e unicità.

Attraverso una particolare carta macchiata da inchiostro di noce, che dà un effetto di antichità e calore, Maria lavora con schizzi al carboncino, inchiostro nero e dettagli in oro per costruire le sfumature e la solidità delle sue illustrazioni.

Nella sua arte, ispirata ai quadri del Quattrocento e alle icone russe, notiamo una forte predilezione per la spiritualità: molti dei dipinti sono, infatti, la reinterpretazione dell’iconografia femminile sacra, spesso adornata con elementi naturali come fiori o farfalle.

Elementi che si fondono perfettamente con la fiaba di Pelle d’asino e che costituiscono quell’intimo legame, tra immagini e testi, che la collana di classici illustrati di Benjamin Lacombe si pone l’obiettivo di mostrare.

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