Racconti Macabri di Edgar Allan Poe, con le illustrazioni di Benjamin Lacombe, è la raccolta che ogni appassionato del gotico dovrebbe avere.
Da Berenice, a Il gatto nero fino a Il cuore rivelatore: i Racconti Macabri del re del terrore Edgar Allan Poe prendono vita, in questa raccolta edita da Rizzoli, attraverso gli occhi e l’arte dell’illustratore Benjamin Lacombe.
Racconti Macabri
Edgar Allan Poe, Benjamin Lacombe
Editore: Rizzoli Collana: Ragazzi ● Pagine: 120 ● Prezzo: 23,80€
Valutazione: ★★★★★
Recensione
Parlare di Edgar Allan Poe può risultare difficile visto la fama che lo scrittore statunitense ha riscosso nei decenni. Tutti, infatti, abbiamo letto almeno una volta nella vita una sua opera o visto una delle tante trasposizioni cinematografiche ispirate alla sua prolifica produzione. Perché Poe, con la sua vita sregolata e alienazione dal mondo, è passato alla storia quasi come un personaggio romanzato, completamente fuso con i folli protagonisti dei suoi racconti.
La vita maledetta come fonte d’ispirazione.
Nelle opere di Poe è impossibile non rivedere i suoi turbamenti, la pazzia geniale e l’uomo tormentato che è stato per gran parte della sua breve vita.
Deceduto all’età di quarant’anni, Poe ebbe una vita segnata da grande dolore e solitudine fino al giorno della sua misteriosa morte, che contribuì ad accrescere la sua fama di scrittore maledetto.
Nato a Boston il 19 gennaio 1809 e rimasto orfano da bambino, venne adottato dalla famiglia Allan, grazie a cui iniziò ad interessarsi di poesia e letteratura sin da giovanissimo ma con cui entrò in conflitto per gran parte della sua vita.
A causa del suo temperamento, dei suoi debiti di gioco e dell’abuso di alcol, infatti il padre adottivo si rifiutò di pagargli gli studi e lo escluse dall’eredità, costringendolo a vivere in miseria e a far fronte da solo ai parecchi problemi finanziari.
Ad aggravare le già precarie condizioni di Poe ci fu anche la sua vita sentimentale. Dopo aver sposato una sua cugina di primo grado, Virginia, ed aver vissuto con lei per quasi un decennio, lo scrittore purtroppo si ritrovò vedovo, e dunque sopraffatto dal dolore e in preda ai suoi demoni peggiori.
Da Poe a Baudelaire: il successo in Europa.
Questa vita trascorsa in estrema povertà, solitudine e sregolatezza ha inevitabilmente influenzato la scrittura di Poe, rendendolo importante per la letteratura e gli scrittori dopo di lui, poiché iniziatore del racconto poliziesco, del giallo psicologico e della letteratura del terrore, nonché precursore di una delle principali correnti del post-romanticismo, il Simbolismo.
A questa scuola appartenne anche Charles Baudelaire, che come Poe intraprese uno stile di vita all’insegna della sregolatezza e assorbì da lui le caratteristiche che poi lo resero uno tra i più famosi “poeti maledetti”.
Ed è proprio a quest’ultimo che dobbiamo il successo di Poe in Europa. Fu, infatti, lo scrittore francese a tradurre per la prima volta i testi di Poe e a condividerne il ritratto a cui ci ispiriamo ancora in uno dei suoi più appassionati e famosi saggi, che possiamo leggere in questa raccolta.
“La vita di Poe, i suoi costumi, le sue maniere, il suo aspetto fisico, tutto ciò che costituisce l’insieme del suo personaggio, ci appaiono come qualcosa di tenebroso e insieme luminoso.“
Racconti Macabri: Poe attraverso l’arte di Benjamin Lacombe.
Riassumere tutti i racconti macabri presenti in questa raccolta sarebbe impossibile, ma possiamo sicuramente citare i più significativi e delinearne le tematiche, le ambientazioni e lo stile.
Le tematiche:
Parlando di tematiche, possiamo suddividere la raccolta in tre grandi gruppi:
- Le storie del mistero e dell’incubo, in cui troviamo omicidi misteriosi o eventi soprannaturali e thriller, dove i protagonisti giungono spesso a risoluzioni finali al limite del buffo o del grottesco. Tra questi è importante ricordare Il cuore rivelatore.
- Le storie fantastiche, in cui Poe raffigura in maniera grottesca fate, diavoli, mostri ed altre creature fantastiche, mescolandole a protagonisti spesso pazzi e distruttivi. Tra questi ricordiamo, invece, L’isola della fata.
- Le storie del terrore e del grottesco, in cui troviamo espedienti tipici dell’orrore come la possessione, la presenza di spiriti demoniaci o di fantasmi. A questa categoria appartengono il resto delle opere presenti nella raccolta, tra cui Il gatto nero e Il ritratto ovale.
Lo stile:
Lo stile è sempre molto ricco e complesso. Poe, infatti, riesce a mescolare all’intero di questa raccolta tratti romantici, filosofici o psicologici.
Alcuni racconti sono dei dialoghi filosofici che si interrogano sull’esistenza, la morte, le passioni e le paure nascoste dell’animo umano.
In altri racconti, invece, si fonde il grottesco con il romanticismo, con protagoniste femminili quasi sempre fragili e malate, che muoiono di strani e sconosciuti mali e vengono piante da un narratore senza più speranza.
Le ambientazioni e i disegni di Lacombe:
Le ambientazioni di tutti i racconti sono surreali, oniriche e gotiche. Troviamo infatti paesaggi medievali oscuri, cattedrali abbandonate, stanze cupe e soffocanti in grado di creare nel lettore una grande tensione e suggestione.
La bellezza e particolarità di queste ambientazioni viene maggiormente risaltata dalla bravura dell’illustratore Benjamin Lacombe che, con il suo stile dark, onirico e visionario, affonda le sue radici nel Surrealismo Pop conferendo all’opera maggiore profondità e meraviglia.
Nell’arte di Lacombe, infatti, occhi grandi, volti scarni e estremamente pallidi si contrappongo ad ambienti dettagliati, sfondi vividi e pregni di colore.
In conclusione, Racconti Macabri è una raccolta che ogni amante del genere gotico e dell’arte dovrebbe possedere e che, nella vostra libreria o come regalo per qualcuno, farà senz’altro un figurone.
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