Slender Man, il fenomeno che ha terrorizzato internet, torna a popolare gli incubi con un libro ufficiale edito HarperCollins.
La leggenda urbana di Slender Man, terrificante protagonista di molte storie creepypasta adatte ad Halloween, riprende vita e non è mai stata così inquietante. Questo nuovo libro, scritto da un autore anonimo ed edito da HarperCollins, vi trascinerà infatti in un incubo da cui sarà difficile scappare.
Slender Man
Anonimo
Editore: HarperCollins ● Pagine: 352 ● Prezzo: 12,66€
Valutazione: ★★★★☆
Recensione
Slender Man, il nuovo libro edito HarperCollins, trae ispirazione da uno dei personaggi più spaventosi e inquietanti dell’orrore. Ma chi è in realtà questo misterioso uomo snello? Come è nata la sua storia? Quanto questa figura ha influenzato la cultura di massa? Per capirlo bisogna fare un passo indietro e spiegare il grande successo di questo terrificante protagonista.
Slender Man: chi è e come è nato.
Creato nel 2009 da Erik Knudsen, in arte Victor Surge, per un concorso fotografico sul sito Something Awful, Slender Man nacque come ritocco fotografico di fotografie reali. Il concorso consisteva, infatti, nell’inserire particolari macabri o horror a scene di vita vera, per questo motivo l’autore pensò di ritrarre il suo inquietante uomo snello in compagnia di bambini in parchi gioco o boschi. L’idea permise a Knudsen di vincere il concorso e di riscuotere un grandissimo successo su internet, generando un vero e proprio fandom, da cui presero vita una serie di storie creepypasta, fan art e più avanti anche videogiochi.
Lo Slender Man viene rappresentato come un uomo snello in completo nero, altissimo e magrissimo, privo di volto, con due lunghissime braccia e mani provviste di artigli, e una schiena da cui fuoriescono lunghi tentacoli. La sua attività è di solito il sequestro di bambini e adolescenti dai 10 ai 15 anni, ma può capitare rapisca anche gli adulti. Viene spesso avvistato in parchi, boschi e villaggi, ma può perseguitare le sue vittime fino a casa, teletrasportandosi, mimetizzandosi e rendendosi invisibile. Può inoltre interferire con apparecchi elettronici e causare alle proprie vittime un forte senso di malessere (i cui sintomi possono essere vomito, mal di testa, svenimento, perdita di memoria e molto altro), definito per questo motivo Slender Man Sickness.
Slender Man: dal concorso fotografico alla cultura di massa.
Passando dal concorso fotografico alle storie creepypasta, Slender Man acquista una propria identità, confermandosi uno dei personaggi horror più inquietanti degli ultimi anni. Le storie creepypasta, nate dal termine copypasta (copy and past), si prestano ad una veloce ed efficace diffusione. La struttura del testo copia/incollato dagli utenti e diffuso in rete, permette quindi a Slender Man di espandersi come una delle tante leggende metropolitane, affascinando e terrorizzando un bacino molto più ampio di lettori.
In un’intervista per Know Your Meme, Knudsen dichiarò infatti di essersi ispirato proprio a questo tipo di leggende, oltre che alle opere di Lovecraft, Parsons e King.
Per queste caratteristiche, il tanto temuto uomo snello ha influenzato fortemente la cultura di massa, venendo spesso inserito in serie tv, cartoni animati, videogiochi, il più recente film del 2018 e diventando persino protagonista di alcuni fatti di cronaca. Nel 2014, infatti, si verificarono in America diversi reati quasi sempre a carico di ragazzini che avevano agito sotto la presunta influenza dell’uomo. Nel Maggio del 2014 due adolescenti tentarono di uccidere una loro coetanea, a Giugno dello stesso anno una madre venne aggredita dalla figlia tredicenne con una maschera bianca, mentre a Settembre una quattordicenne appiccò un incendio in casa rischiando di uccidere sua madre e il fratellino di 9 anni.
Slender Man: il libro di HarperCollins.
Dopo aver conosciuto Slender Man e il suo impatto sulla cultura di massa, non è difficile capire cosa abbia spinto l’autore di questo libro ad ispirare la sua storia a questo personaggio.
Slender Man è un personaggio inquietante, misterioso e mostruoso capace di intrappolare le sue vittime in una spirale di terrore, ansia e follia; e questo non può che dar vita ad una storia altrettanto inquietante, particolare e carica di suspense.
Il nuovo libro edito HarperCollins infatti non è un vero e proprio romanzo, ma una storia con una struttura inconsueta e capace di ammaliare il lettore dalla prima all’ultima pagina. Scritto attraverso trascrizioni della polizia, screenshot di chat, email, articoli di giornale e il diario del protagonista, Slender Man racconta una storia semplice e lineare, con un ritmo incalzante e mai noioso.
Un giorno la studentessa di una delle scuole più prestigiose di New York, Lauren Bailey, scompare nel nulla senza lasciare traccia. Nessuno sa dove sia, cosa l’abbia spinta ad allontanarsi da casa in piena notte o cosa le sia successo. Solo Matt Barker, suo amico di infanzia, si imbatte indagando nell’inquietante verità, ritrovandosi ben presto invischiato nell’incubo che ha vissuto Lauren.
Cos’è successo a Lauren? Perché è scomparsa nel nulla? Cosa c’entrano le foto inquietanti ritrovate sul suo cellulare?
Queste sono solo alcune delle domande che il protagonista si pone ed a cui anche il lettore, leggendo, si ritroverà a pensare. La storia, infatti, non viene semplicemente letta ma vissuta in prima persona, scoprendo pian piano insieme a Matt quello che è successo e cosa si nasconde dietro l’immagine di quel misterioso uomo snello.
È il lettore da solo con Matt, con i suoi incubi ricorrenti, le sue visioni, le sue paure più profonde. È il lettore a provare la sua stessa angoscia, il suo senso di smarrimento nel non sapere o comprendere cosa stia accadendo, il dolore di non poterne parlare con nessuno. Ed è ancora lui a vedere, esattamente come il protagonista, Slender Man in ogni ombra o tra gli alberi.
Slender Man è un libro che non può considerarsi horror, non ha un vero nemico da combattere, che agisce alla luce del giorno, uccide, squarta o terrorizza attraverso scene splatter e sanguinose. Ma è sicuramente un libro che inquieta, che riesce a creare una tensione psicologica ed emotiva tale da far accapponare la pelle dalla paura. Una paura che non è razionale, che si prova per qualcosa che non appartiene al mondo conosciuto, che si nutre delle sue vittime cambiandole completamente e lasciando al loro interno pura e semplice oscurità.
Un libro che, per lo stile scorrevole e la brevità, potrete sicuramente leggere a lume di candela in una sola notte. Magari proprio quella di Halloween.
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