Kevin Williamson parla di Dawson’s Creek a 20 anni dal pilot! [Seconda Parte]

Kevin Williamson ci ha svelato alcuni dei segreti più nascosti di Dawson’s Creek, ma non è finita qui.

kevin williamson

Il creatore di Scream e The Vampire Diaries ha riportato alla mente anche tutti i ricordi legati a questo show.

Che Kevin Williamson fosse un chiacchierone lo avevamo già capito dai suoi copioni, sempre farciti di paroloni e lunghissime frasi complicate, ma quest’intervista ad Hollywood Reporter non fa che confermarcelo.

Nella prima parte, il creatore di Dawson’s Creek, aveva condiviso con noi alcuni dei segreti più nascosti del Creek, mentre in questa seconda parla ancora una volta del finale, soffermandosi sui pregi e difetti che la serie ha avuto dopo la sua uscita di scena nella seconda stagione.

Un paio di anni fa hai detto alla reunion degli scrittori, all’ATX Festival, che avevi sempre immaginato un finale con Dawson e Joey. Quanto hai sofferto scrivendo quel finale che abbiamo visto per loro?

Era angoscioso e doloroso. In realtà avevo scritto il finale con loro [che finivano insieme] ma poi qualcosa mi ha turbato. Volevo onorare lo show e quello con cui avevo iniziato, ma il punto finale non è mai nello stesso posto. Se ti dicessi come ho immaginato il finale di The Vampire Diaries, non è proprio così come è finito. Ma è, in un modo strano, il modo in cui doveva finire. I fatti sono solo diversi, le trame sono differenti, ma la sensazione è tutta lì. Quindi è quello che abbiamo fatto anche con Dawson’s Creek. Questa storia è sempre stata di formazione, una storia in cui ho cercato di rompere gli schemi e fare una versione diversa di 90210 e di fare le cose in modo diverso. Quindi perché non possiamo ridefinire o mostrare un lato di ciò che sono le anime gemelle? Questo è quello che volevo fare. Chiedimi oggi chi è la mia anima gemella e ti dirò che ho un migliore amico e non vi è nessuna connessione romantica tra di noi, e quel migliore amico è la mia anima gemella.

E Dawson e Joey sono anime gemelle, mentre Pacey e Joey sono la versione romantica di questa connessione.

Le anime gemelle non sono sempre il tuo amore romantico. Nel modo in cui la vedo io, Dawson e Joey sono finiti insieme. Sono anime gemelle per sempre. E hanno quel profondo legame di amicizia che non scomparirà mai. Ma il suo amore romantico per Pacey era con chi voleva stare e condividere la sua vita. E in un modo strano sono tutti anime gemelle. Dawson e Pacey saranno sempre migliori amici.

E quella riunione tra Pacey e Dawson nel finale è stata scaturita dalla morte di Jen.

Affrontare la morte di uno di loro era l’ultimo passo verso l’età adulta. Dawson’s Creek era una storia di formazione e questa era l’idea alla base di quel finale. È per questo che abbiamo ucciso Jen, perché volevo affrontassero la morte di uno di loro come ultima lezione. Questo è ciò che ha costretto Joey a prendere una decisione.

kevin williamson

Ho visto questo show quando è uscito e sono sempre stato in minoranza, volevo vedere Dawson e Joey finire insieme romanticamente.

Anche io. È difficile per me esprimerlo, ma io sono Team Dawson. Anche se ho scritto [il finale] in un altro modo, se me lo chiedessi, sono al 100% Team Dawson.

Perché sarebbe dovuta finire tra Dawson e Joey in modo romantico?

È finito nel modo in cui doveva finire – ma io sono team Dawson! Sono sempre Dawson e Joey per me. E allo stesso modo – e odio dire questo e nessuno lo capisce – nel profondo del mio cuore sono Stefan ed Elena [su The Vampire Diaries]. Quello che Stefan ha fatto per Elena è stato il suo ultimo gesto d’amore. Come può non essere Stefan ed Elena? È un amore tragico, ma è amore. La vita e l’aldilà non sono facili! [ride]

Torniamo al coming-out di Jack. Cosa ricordi di questa trama?

Greg Berlanti ha scritto la prima parte ed io la seconda, se la memoria non mi inganna, e abbiamo condiviso parte dei crediti. La trama di scrivere quella poesia e Pacey che sputava all’insegnante era basata su un fatto accaduto durante gli anni di liceo di Greg.

kevin williamsonUna delle cose che è successa con questo show è stata quando ci siamo seduti nella sala degli scrittori, durante la prima stagione, e si è trasformata in una sessione di terapia su quello che ci era successo nei nostri giorni del liceo. Eravamo un gruppo di nerd e appartenenti al gruppo teatrale che erano stati vittima di bullismo e presi in giro da tutta la vita, così abbiamo cercato di prendere tutti quei sentimenti, quelle emozioni e storie e metterli nello show. Potrei esaminare ogni scena e dirti che Dawson ha letto il diario di Joey? L’ho fatto io. Posso dirti da dove viene un momento e se è scaturito dalla storia di uno scrittore di quella stanza. Greg aveva come storia quella di scrivere la poesia e aveva fatto coming-out così. E quello fu ciò che scaturì poi la storyline di Pacey perché volevamo che lui ne facesse parte. E la reazione del padre di Jack proveniva anche delle esperienze personali di altre persone. Quando lo abbiamo trasmesso è stato davvero importante per me perché è stata la prima volta che ho potuto scrivere quel lato di me stesso ed esprimere tutti i sentimenti e le emozioni del crescere in una piccola città, sull’essere onesto con me stesso e raccontare alle persone ciò che ero.

Come ha reagito la tua famiglia?

La mia famiglia si è sentita davvero a disagio perché avevo fatto coming-out con loro da meno di un anno. Ma non era un segreto. Tutti nella mia vita sapevano che ero gay, semplicemente non lo avevo mai detto ad alta voce e pensavo di doverlo fare. Mia madre era un po’ a disagio con lo show perché avrebbe guardato ogni episodio e si sarebbe rivista, perché alcune trame non erano poi così camuffate come avrebbero dovuto essere. Ho sempre cercato di essere rispettoso, ma preoccupato di ciò che i miei genitori avrebbero pensato. Quando abbiamo scritto quelle storie sul coming-out direi che ero preoccupato di cosa avrebbero pensato mia madre e mio padre.

Lo show ha avuto un’incredibile eredità nel dietro le quinte, per aver lanciato la carriera di alcuni produttori televisivi – tra cui Berlanti, Julie Plec, Rob Thomas, Anna Fricke e Jenny Bicks. Cosa c’era in Dawson’s Creek da far coinvolgere così tanti scrittori?

Non c’era nessun altro show là fuori in quel momento. Gli attori lavoravano ed è stato affascinante ed accattivante, e molti giovani scrittori li hanno visti crescere e sono cresciuti insieme a loro e lo hanno voluto fare. Julie stava lavorando con me dopo Scream ed è stata molto coinvolta nella seconda stagione. È lei che mi ha fatto conoscere Greg. Ho creato così tante belle relazioni da quello show: Katie, Josh, James e Michelle. Ma anche gli scrittori! Vedo Rob Thomas in ufficio, è al piano di sotto nel vecchio ufficio di The Following con iZombie. E vedo Greg. E Julie, che è semplicemente fantastica. Questa è la mia famiglia.

Sei stato profondamente coinvolto per le prime due stagioni e sei tornato per il finale. C’è mai stata una trama che volevi fare ma non hai mai fatto?

Avevo Scream al primo posto durante lo show e ho sempre voluto partecipare più di quanto facessi. Odiavo allontanarmi. Odiavo aver dovuto gestire troppe cose e non aver potuto partecipare ad alcune delle grandi storie di cui avrei voluto far parte. Avrei voluto scrivere alcuni degli anni del college, ho guardato quelle puntate mentre andavano in onda. Ero triste di dovermene andare, ecco perché è stato così bello tornare.

Qual è il tuo più grande orgoglio riguardo Dawson’s Creek?

Credo che il mio orgoglio più grande sia il momento in cui io, Greg e Julie abbiamo creato gli episodi del coming-out. Questa era una trama molto significativa, personalmente parlando. E poi direi quei primi 13 episodi e il finale della prima stagione. Cercando di arrivare a quel bacio tra Dawson e Joey davanti alla finestra. Volevamo che il pubblico dicesse “Oh mio dio, non posso aspettare! È finita? Voglio vedere il prossimo episodio!” E poi hanno dovuto aspettare un’intera stagione. Questo è ciò che vuoi e, se riesci a farlo, vuol dire che il tuo show sta funzionando.

C’è una trama di cui ti penti?

kevin williamsonNon mi piacevano quelle di cui non facevo parte! [ride] Non voglio criticare il lavoro di nessuno, ma se devo essere onesto non ero un grande fan di Eva (Brittany Daniel) nella terza stagione. E non ero entusiasta del modo in cui Andie ha lasciato lo show perché adoravo quel personaggio quando è arrivata per la prima volta. E quando lei se ne andò tutti la odiavano. Non penso che il pubblico avesse bisogno di rivoltarsi contro di lei nel modo in cui invece ha fatto. Ecco perché ho voluto riportarla indietro per il finale e l’abbiamo fatto – abbiamo solamente allungato tutto e abbiamo dovuto tagliarla.

Domanda scottante: Da dove vengono i nomi dei personaggi di Dawson, Pacey e Joey?

Dawson proveniva da un vero e proprio posto chiamato Dawson’s Creek dove andavo da bambino. È un posto molto caro alla mia infanzia e di cui ho un bel ricordo. Pacey è venuto da un amico di un amico che si chiamava così. Non avevo mai conosciuto nessuno con quel nome e ho pensato che fosse interessante. Joey era un maschiaccio quindi volevo Josephine come nome molto femminile che potesse trasformarsi in uno da maschiaccio. Il personaggio di Joey era basato su un mix tra me e altre persone che mi hanno ispirato, tra cui la mia ragazza del liceo – ho ammesso la mia omosessualità molto dopo – che aveva una piccola barca a vela e remava verso casa mia. Le nostre case erano più vicine all’acqua che alla strada, ci volevano cinque minuti in barca ed un’ora a piedi. Lei strisciava attraverso la finestra della mia camera da letto, perché era più veloce come entrata, guardavamo la TV e poi dormiva da me… e beh, sai il resto. Ho chiamato i due con nomi da ragazzo per un personale riferimento alla mia sessualità.

Dunque è come se Dawson (o Pacey) uscisse con “Joey”, come un altro ragazzo?

Ero seduto a casa e scrivevo al bancone della mia cucina pensando che non sarei mai stato in grado di scrivere una storia su di me come uomo gay. E sicuramente nella seconda stagione lo abbiamo fatto [con Jack]. Ma non sapevo che saremmo stati in grado di fare qualcosa del genere al momento. A quel tempo stavo scrivendo una storia d’amore tra Dawson e Joey, un ragazzo e una ragazza, ma ho dato loro due nomi da maschio solo per avere un piccolo riferimento privato e nessuno lo avrebbe mai saputo. Sono cresciuto in una piccola città e quello era il mio modo di dichiarare la mia omosessualità. [ride]

[Terza Parte – Coming Soon]

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.