La sovrana lettrice è un romanzo che, pur nella sua brevità, è in grado di coniugare l’umorismo british, le vicende di corte e l’amore per i libri.
La sovrana lettrice è un romanzo breve scritto da Alan Bennett, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e attore inglese, considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.
Non avevo mai letto nulla di Bennett, ma questo suo romanzo mi ha incuriosita sia per la trama che per la meravigliosa copertina, dunque non potevo lasciarmelo scappare.
La sovrana lettrice
Alan Bennett
Editore: Adelphi ● Pagine: 95 ● Prezzo: 6,00€
Valutazione: ★★★★☆
Recensione
Chi non ha mai sognato di entrare a Buckingham Palace ed incontrare la Regina? Alan Bennett è riuscito in quest’impresa, addentrandosi non solo nella residenza del sovrano del Regno Unito ma addirittura nelle sue stanze.
Bennett in questa storia – ovviamente fittizia – ci presenta la Regina Elisabetta II in una veste decisamente inusuale: quella di lettrice.
Ho trovato questo libro davvero originale perché, al contrario di altri romanzi in cui i reali vengono rappresentati in contesti sfarzosi ed inusuali, riesce a fare un ritratto della Regina molto umano e pieno di fragilità.
È possibile che io mi stia trasformando in un essere umano. Non sono convinta che si tratti di un cambiamento auspicabile.
La Regina di uno dei regni più importanti del mondo, la donna che ha visto e conosciuto milioni di luoghi e persone, di fronte ai libri si trasforma in una bambina curiosa, instaurando anche un forte legame con un garzone delle sue cucine.
Ma questo suo profondo ed improvviso interesse per la lettura, ovviamente, non passa inosservato agli occhi della corte e dei suoi collaboratori, che considerano un problema questo suo nuovo hobby.
La Regina, infatti, poiché troppo assorta dalle sue letture sembra preoccuparsi poco dei problemi del paese, tanto da dare l’impressione d’essere malata e già affetta da senilità.
Ma ovviamente queste speculazioni e opposizioni non freneranno la voglia di conoscenza di Elisabetta II.
I libri non sono un passatempo. Parlano di altre vite. Di altri mondi. Altro che fa passare il tempo, non so che cosa darei per averne di più.
Oltre a questi aspetti, il libro di Bennett pone l’attenzione anche sui piaceri della lettura e sull’importanza della metodologia di lettura. Non tutti i lettori, infatti, si approcciano a questo mondo nello stesso modo, negli stessi tempi o per le stesse ragioni. E così anche la Regina può amare o odiare un libro per i motivi più disparati.
Il libro è un ordigno per infiammare l’immaginazione.
Non si mette la vita nei libri. La si trova.
NOTA BENE: