Rebel: Il deserto in fiamme – Recensione

Rebel: Il deserto in fiamme

Rebel: Il deserto in fiamme non è un semplice fantasy, ma una storia d’amore, amicizia, coraggio e ribellione. 

Rebel: Il deserto in fiamme è il primo libro della trilogia di Alwyn Hamilton, pubblicato in anteprima mondiale nel 2015 da Giunti Editore.

Quando ho deciso di intraprendere la lettura di questa trilogia non mi aspettavo potesse piacermi così tanto. Insomma, sono parecchi i fantasy che, al giorno d’oggi, si pongono l’obiettivo di essere innovativi e particolari ma che poi finiscono col fallire miseramente. Inoltre, non sono una grande fan del genere young adult.

Ciononostante, ho deciso di dare una possibilità a questo libro, invogliata dalle decine di recensioni positive, ed il mio parere non può che essere positivo.

Rebel. Il deserto in fiammeRebel: Il deserto in fiamme

Alwyn Hamilton

Editore: Giunti ●  Pagine: 272 ●  Prezzo: 14,00€

Valutazione: ★★★★☆

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TRAMA
Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento. Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti.

Recensione

Rebel: Il deserto in fiamme non è un semplice fantasy o YA ma qualcosa di più complesso. Al suo interno troviamo, infatti, mistero, azione, avventura, personaggi ben caratterizzati, atmosfere da favola e un pizzico di romance che non dispiace.

Amani – la protagonista – non è la tipica damigella in pericolo che ha bisogno di essere salvata, non è alla ricerca di un ragazzo che le cambi la vita o che riesca a ribaltare il suo destino. È invece un grande esempio di femminismo, una ragazza che, nonostante la sua giovane età, ha sofferto tanto ma ha anche trovato la forza di rialzarsi e cambiare una sorte che sembrava già decisa.

Riuscivo ad allontanarmi davvero soltanto grazie alle storie su Izman che la mamma mi raccontava prima di dormire, quando mio padre non poteva sentirci. La città dalle mille cupole d’oro, dalle torri che graffiavano l’azzurro del cielo e dalle infinite leggende, tante quante erano le persone. Lì una ragazza poteva appartenere a se stessa e la città era talmente ricca di possibilità che c’erano avventure a ogni angolo di strada.

Solo grazie alle sue forze, infatti, Amani riesce a scappare dalla piccola cittadina in cui vive, lasciandosi alle spalle un’esistenza prevedibile e misera, per intraprendere un viaggio verso la grande città Izman, la quale sembra essere la soluzione ad ogni suo problema.

Nel corso del suo lungo viaggio in mezzo al deserto, però capirà di aver sempre vissuto nella menzogna ed imparerà anche che molte delle storie della sua infanzia, delle leggende raccontate intorno al fuoco, sono in realtà più vere di quanto pensasse.

Jin è una buona controparte per una ragazza come Amani. Personaggio anche lui in netta contrapposizione con quelli che sono i canoni del genere Young Adult, non è il cosiddetto bad boy nonostante all’apparenza possa sembrarlo. È un ragazzo misterioso dal passato non facile, che come Amani nasconde le sue ferite sotto strati di sarcasmo e sfrontatezza.

Amani e Jin non sono, ovviamente, gli unici protagonisti di questa storia che si compone di un gruppo di personaggi dai forti ideali, dotati di coraggio, poteri soprannaturali e un grande senso del dovere. Ognuno di loro agisce infatti come singolo ma per il bene del gruppo e del proprio paese.

Incredibile il world-building di questo romanzo, la capacità che ha avuto l’autrice di inserire le lotte dei personaggi in un mondo puramente fantastico, ma attingendo comunque dalle leggende o dagli usi e costumi orientali.

Creature che potevano succhiarti via l’anima. Ora che i miei occhi si erano abituati al buio, riuscivo a vederli scorrazzare sulla sabbia, le ali nerborute agitarsi nell’oscurità. Si nutrivano di paura, invece che di carne e sangue.

Rebel. Il deserto in fiamme è un libro da leggere tutto d’un fiato, grazie alla scrittura chiara della Hamilton e all’originalità della storia narrata, in cui si mescolano magia, leggenda, cultura orientale, scontri con spade e pistole, e le affascinanti atmosfere del deserto tipiche de Le mille e una notte.

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