Raccomandata semplice di Eleonora Persichetti – Recensione

RACCOMANDATA SEMPLICE

Raccomandata Semplice, primo romanzo della giornalista Eleonora Persichetti, è un libro sull’imprevedibilità della vita che purtroppo non convince.

Raccomandata Semplice di Eleonora Persichetti, inviatomi dalla casa editrice Lettere Animate, mi è stato presentato come un romanzo sulla vita, la ricerca delle proprie origini e, soprattutto, sul delicato tema dell’adozione. Ciò che ho trovato, però, è stata una storia con sicuramente tantissimo potenziale, ma che purtroppo non convince.

raccomandata semplice

Raccomandata Semplice

Eleonora Persichetti

Editore: Lettere Animate  ● Pagine: 100 ●

Formato: Flessibile/eBook ● Prezzo: 7,99/3,00

Valutazione: ★☆☆☆☆

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TRAMA
Adele è una ragazza come tante, finalmente termina il lungo percorso di studi in medicina. Proprio il giorno della laurea, una scoperta cambia la sua vita per sempre. In mezzo ad alcuni cd trova una raccomandata, che non avrebbe mai voluto leggere. Ma indietro non si torna. Sorpresa e completamente disorientata, intraprende un lungo viaggio con l’amica del cuore, Cristina, alla ricerca della sua vera identità, che la porterà a Tenerife, teatro e cornice di avvincenti avventure. Incontrerà persino l’amore, quello con la A maiuscola. Tuttavia niente è come sembra. E quando sta per avvicinarsi alla verità, un colpo di scena capovolge le carte in tavola.

Recensione

Leggendo la trama di Raccomandata Semplice, di Eleonora Persichetti, ci si aspetta sicuramente molto di più.

I temi dell’imprevedibilità della vita, del passato che ritorna, del viaggio inteso come ricerca di se stessi, sono un buon biglietto da visita ma abbastanza comuni nei romanzi, per questo motivo è facile ricadere nei soliti cliché.

Questo è ciò che avviene in questo libro, la cui trama ed idea di base potevano essere davvero particolari ma che, invece, non convincono.

Il motivo principale per cui questo libro non funziona, probabilmente, è da ricollegare alla lunghezza. La trama ha sicuramente bisogno di essere sviluppata maggiormente, con più dettagli riguardanti la vita della protagonista, il suo viaggio, i personaggi che le orbitano attorno, il tema dell’adozione ma, soprattutto, il finale.

Tralasciando, infatti, alcuni passaggi in grado di suscitare spunti di riflessione, la trama sembra non decollare mai.

La menzogna è una delusione per chi la scopre, seppur detta a fine di bene. La finzione ci spiazza, ci separa dal dolore tanto quanto una finestra chiusa ci ripara dal vento. Ma appena la apriamo ci piomba addosso, con una veemenza tale da farci perdere l’orientamento.

I temi che dovrebbero costituire la base del romanzo, difatti, non vengono minimamente approfonditi. Il tema dell’adozione, soprattutto, nonostante sia il punto focale da cui si dirama la trama e dunque le azioni iniziali della protagonista, già a metà romanzo viene messo da parte per far spazio a storielle amorose di poco conto, superficiali e incapaci di emozionare.

Altro punto a sfavore è, sicuramente, la protagonista. Nonostante, infatti, un inizio abbastanza buono, Adele si perde nel corso del romanzo, diventando un personaggio viziato, istintivo, a volte fin troppo emotivo ed egoista. Non risulta facile, per questo motivo, comprendere le sue emozioni, che appaiono spesso troppo esagerate o ridicole e fanno perdere di credibilità anche alla storia.

Si sentiva come un bulbo di tulipano: era stata congelata per anni e ora era stata gettata fuori, lì, nel terreno della vita adulta, dove per crescere e fiorire, devi soffrire.

Non mancano, poi, alcuni refusi e passaggi poco chiari, che sicuramente con più attenzione si sarebbero potuti evitare. Inoltre, la narrazione, spesso affrettata e poco fluida – nonostante lo stile semplice della Persichetti -, non permette di entrare in empatia con i personaggi o di sentirsi coinvolti negli eventi narrati.

Anche la risoluzione finale, sicuramente particolare ed inserita per sconvolgere il lettore, appare completamente scollegata dalla storia a causa del pochissimo approfondimento degli eventi.

Unico punto a favore, invece, sono le ambientazioni. Ritrovarsi, insieme alla protagonista, in un’isola sconosciuta, tra gente di lingua, usi e costumi diversi, ha conferito maggior mistero e interesse alla storia.

In generale, Raccomandata Semplice è un romanzo poco pensato, poco curato nei dettagli, nella forma e nell’editing. Un romanzo affrettato, che si legge facilmente – anche grazie alla brevità – ma che non lascia molto al lettore.

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