I grandi classici illustrati: Il mago di Oz, Mignolina e Pinocchio.

i grandi classici

I grandi classici come non li avete mai visti: Il mago di Oz, Mignolina e Pinocchio, rivisitati e illustrati, in una nuova collana curata dall’artista Benjamin Lacombe.

Storie del passato, storie con cui siamo cresciuti, storie senza tempo che non smettono mai di emozionare e far sognare sia i grandi che i piccini. Questi sono i grandi classici della letteratura mondiale, quei libri che spesso abbiamo letto a scuola, conosciuto attraverso cartoni o adattamenti cinematografici, e che non smettono mai di essere moderni.

La collana illustrata, diretta e presentata da Benjamin Lacombe, nasce dalla voglia di riproporre i grandi classici in una nuova e contemporanea veste, affiancando alla fantasia dei maestri del passato la bravura di alcuni giovani illustratori del presente.

I volumi della serie, tradotti e rivisitati, mantengono infatti l’universalità e la profondità di quelle storie senza tempo, offrendo però ai lettori una nuova veste grafica raffinata, curata e in assoluta armonia con la narrazione. Ogni volume è un viaggio personale, unico, sincero e soggettivo dell’artista che lo ha illustrato, ma al tempo stesso compone una grande famiglia grafica coerente e innovativa.

I grandi classici, editi da Rizzoli fino a questo momento, sono in tutto tre: Il mago di Oz, Mignolina e Le avventure di Pinocchio.

I grandi classici: Il mago di Oz

Trama e Caratteristiche
  • Autore: Sébastien Perez ispirato a L.F. Baum
  • Illustratore: Benjamin Lacombe
  • Editore: Rizzoli
  • Collana: Ragazzi
  • Pagine: 80
  • Prezzo: 21,25€

Quando si incontrano nel paese del Mago di Oz, a tutti manca qualcosa: Dorothy non riesce a tornare a casa, l’uomo di latta non ha un cuore, al leone serve il coraggio e lo spaventapasseri, che ci racconta le loro avventure, è senza cervello. Intimoriti dal potere di Oz e delle streghe, troveranno in loro stessi ciò che cercavano altrove. Un nuovo sguardo su un classico intramontabile in cui vibra l’elogio della differenza e dell’audacia.

Valutazione: ★★★★★

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Recensione

Il mago di Oz è, probabilmente, il romanzo più famoso Lyman Frank Baum, la cui produzione annovera un centinaio di libri, tra cui tredici sequel e altri nove romanzi fantasy. La fama raggiunta da questo romanzo è sicuramente dovuta alle numerose reinterpretazioni e trasposizioni cinematografiche, tra cui la più celebre è senz’altro la pellicola del 1939 diretta da Victor Fleming e interpretata da Judy Garland.

In questa versione, riscritta da Sébastien Perez e illustrata da Benjamin Lacombe, viene messo in luce maggiormente il carattere fantastico della storia, spogliando il testo di ogni riferimento morale o politico, e donando alla narrazione un’elegante nota poetica e onirica ed uno stile più fluido, semplice e adatto ai giorni nostri.

La strada di mattoni gialli, la città di Smeraldo ed il Grande Oz rivisitati da Perez:

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Illustrazione di Benjamin Lacombe.

La storia del viaggio di Dorothy e del suo cagnolino Totò nel meraviglioso mondo di Oz la conosciamo tutti. Tutti conosciamo gli amici che la bambina incontra durante la strada: lo spaventapasseri senza cervello, l’uomo di latta senza cuore, il leone senza coraggio e gli altri personaggi che popolano questo mondo fantastico e folle. Ma con la narrazione di Perez scopriamo anche un nuovo punto di vista: quello dello spaventapasseri.

La voce narrante di questo personaggio all’apparenza tonto, che poco conosce del mondo, permette al lettore di entrare più facilmente nella storia, scoprendo l’universo di Oz e i personaggi che lo circondano. Attraverso gli occhi di Mais percorriamo la via di mattoni gialli, conosciamo strambi personaggi e affrontiamo mille insidie, ma soprattutto scopriamo noi stessi, il valore della diversità, dell’amicizia e della determinazione.

Il messaggio della storia che Perez vuole sottolineare, infatti, è proprio quello del viaggio interiore e dell’unione che fa la forza. I nostri protagonisti, grazie a quest’avventura, compiranno una crescita personale che li porterà non solo ad evolvere come gruppo ma anche a maturare come singoli, scoprendo di possedere già quelle qualità e virtù che tanto desiderano.

La reinterpretazione unica e onirica di Lacombe:

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Illustrazione di Benjamin Lacombe.

Dall’altro canto, le illustrazioni di Benjamin Lacombe si fondono magistralmente a questo tipo di narrazione, conferendo alla storia la bellezza, la particolarità e l’eccentricità di cui ha bisogno. Gli eroi del romanzo vengono tratteggiati con caratteristiche umili, sbiadite e quasi trasandate, in contrapposizione invece al mondo di Oz ricco di colori, in cui spicca il verde smeraldo, e dettagli fantastici.

Lo stile onirico, a tratti orrorifico e dark, che mescola al suo interno caratteristiche dell’Art Decò e Nouveau, dona al racconto un’atmosfera magnetica, inquietante ed unica, ben lontana dalla sdolcinatezza della favola originale.

I grandi classici: Mignolina

Trama e Caratteristiche
  • Autore: Hans Christian Andersen
  • Illustratore: Marco Mazzoni
  • Editore: Rizzoli
  • Collana: Ragazzi
  • Pagine: 64
  • Prezzo: 21,25€

Rospi, maggiolini, topi e talpe: tutti vogliono fermare Mignolina, la minuscola bambina appena sbocciata. Grazie a una rondine, lei sceglie la libertà. Un nuovo sguardo su una fiaba intramontabile, che è un inno alla diversità, al coraggio e alla capacità di cambiare.

Valutazione: ★★★★★

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Recensione

Una delle prime fiabe scritte dallo scrittore danese Hans Christian Andersen, conosciuto anche per  La principessa sul pisello, La sirenettaLa piccola fiammiferaia e tantissime altre storie per bambini, fu proprio Mignolina (Pollicina in alcune edizioni).

Per la stesura di questa storia l’autore si ispirò non solo ai racconti del folklore scandinavo, che aveva ascoltato grazie ai genitori da bambino, ma anche ad altre fonti letterarie, come Pollicino dei fratelli Grimm e Meister Floh di E.T.A. Hoffmann. In ogni fiaba di Andersen è chiarissimo il desiderio dell’autore di evadere dalla sofferenza della vita quotidiana e dar voce e una rivincita personale a personaggi che, come lui, per la società del suo tempo erano ritenuti diversi, trascurabili o sfortunati.

Un inno alla diversità, al coraggio e alla capacità di cambiare:

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Illustrazione di Marco Mazzoni.

La storia di Mignolina, che tutti conosciamo anche grazie al cartone del 1994, narra di una bambina dell’altezza di un pollice, nata dentro un fiore, che dopo essersi allontanata da casa si ritrova a vivere una serie di avventure che la condurranno alla scoperta della propria identità, indipendenza e libertà.

Mignolina è diversa da ogni creatura che trova davanti al suo cammino e, per questo, è alla costante ricerca di se stessa, di amore e di un posto nel mondo. Nel farlo, però, la piccolina si imbatte in creature che non sempre vogliono il suo bene, pronte a deriderla o a trattarla in modo diverso solo per il suo aspetto così particolare.

Questa fiaba è la prima in cui l’autore fa agire gli animali come personaggi, attribuendo ad essi emozioni e particolarità tipiche degli umani. Nel corso della vicenda, infatti, Mignolina viene rapita e bramata da un rospo, da un maggiolino e da una talpa, accudita da un topo e aiutata da una rondine.

Il viaggio di Mignolina verso la libertà non è solo fisico ma anche metaforico. È un viaggio personale, fatto di ribellioni, sofferenze, rinunce ma anche tantissime conquiste che portano la giovane protagonista ad apprezzare se stessa e il mondo di cui fa parte.

Una connessione intima tra Andersen e Marco Mazzoni:

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Illustrazione di Marco Mazzoni.

Sfogliando le pagine di questo libro illustrato ci appare chiaro il legame che unisce l’artista milanese Marco Mazzoni all’immaginario fantastico narrato da Andersen. Mazzoni riesce infatti a dar vita ad immagini complesse, delicate, raffinate e cariche di significato.

La tecnica utilizzata dall’artista segue passo passo la fiaba di Andersen. Mignolina cresce e matura nel corso del racconto così come le illustrazioni di Mazzoni, che da  semplici schizzi diventano via via più complessi.

Servendosi della matita, di una tavolozza di pochi colori – come il ciano, il magenta e il giallo – e della tecnica del chiaroscuro, l’arista riesce a dar vita a ritratti mozzafiato, intrecciando la figura della piccola protagonista alla natura e agli animali che la circondano in modo sublime e fiabesco.

I grandi classici: Le avventure di Pinocchio

Trama e Caratteristiche
  • Autore: Carlo Collodi
  • Illustratore: Justine Brax
  • Editore: Rizzoli
  • Collana: Ragazzi
  • Pagine: 152
  • Prezzo: 21,25€

La storia rocambolesca di Pinocchio, il burattino di legno combattuto tra il desiderio di obbedire a Geppetto, alla Fata Turchina e a chi vuole il suo bene, e i piaceri squisiti e irresistibili della vita.

Valutazione: ★★★★★

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Recensione

Uno dei classici intramontabili è, senza dubbio, Le avventure di Pinocchio scritto da Carlo Collodi. La figura del burattino di legno che voleva diventare un bambino vero è scolpita nell’immaginario comune ed è diventata un’icona mondiale, ispirando centinaia di traduzioni, trasposizioni – di cui ricordiamo senza dubbio quella animata firmata Disney – e rivisitazioni.

Pubblicata per la prima volta a puntate tra il 1881 e il 1882, con il titolo La storia di un burattino, la storia di Pinocchio si concludeva con la sua impiccagione e solo successivamente divenne un libro vero, pubblicato nel febbraio 1883, con il titolo e il finale che conosciamo.

Pinocchio: tra allegoria, pedagogia e fantasia.

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Illustrazione di Justine Brax.

«C’era una volta…
– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.»

Tutti conosciamo la storia di Pinocchio, il burattino che non amava la scuola, diceva bugie, aveva una fata turchina e faceva stare in pensiero il suo povero babbo con le sue mille monellerie. La figura di Pinocchio è vivida nella mente di ogni lettore, grande o piccolo che sia, e non può che strapparci un sorriso.

Pensare a questo burattino dal cuore d’oro ma terribilmente sfortunato ci riporta subito alla nostra infanzia, ai sentimenti di bontà, speranza, amore genitoriale e generosità. Nonostante Pinocchio sia stato concepito, probabilmente, come un’allegoria della società del tempo, è innegabile il valore pedagogico dell’opera e la sua attualità.

Le avventure di Pinocchio è, infatti, un libro che trasuda di fantasia, magia, bontà e senso di giustizia. Attraverso la figura di questo burattino spesso egoista, che si interroga sul bene e sul male, sempre mosso da una forte ribellione e un desiderio di soddisfare i propri desideri, Collodi lancia un importantissimo messaggio morale: quello del perdono.

Perdono verso chi amiamo, verso se stessi e il proprio passato. Grazie ai suoi sbagli, alle disavventure che spesso lui stesso è andato a cercare e ai passi falsi, Pinocchio impara come essere un bravo burattino e riesce a rinascere e a trasformarsi in bambino.

Il perdono visto, dunque, come via per la rinascita, fisica e metaforica. E per l’amore, la comprensione, l’empatia, la buona volontà e tutti quei sentimenti che non bisognerebbe mai tralasciare o dare per scontati.

Pinocchio è un romanzo che mostra il giusto equilibrio tra morale e umorismo, tra satira e valore pedagogico, magia e realismo. Una storia che mette in scena le paure, angosce e i dubbi dell’infanzia in tutta la sua modernità.

La commovente e vivida arte di Justine Brax:

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Illustrazioni di Justine Brax.

Justine Brax ha ricevuto una copia di Pinocchio all’età di dieci anni e da allora è rimasta completamente sedotta da questa storia. Ciò si evince guardando le bellissime illustrazioni raccolte in questo volume che, presentando un testo ridotto, si concentra maggiormente sulla parte grafica del romanzo.

Attraverso l’uso degli acrilici, dei collage e dei ritocchi digitali, Justine Brax gioca con gli effetti della materia, le prospettive e le trasparenze, facendo uso del blu, del verde e delle sfumature più fredde, per tratteggiare ritratti morbidi, umani ed incantevoli.

Nell’arte dell’illustratrice i personaggi di Collodi diventano, al tempo stesso, fragili e ricchi di potenza, umani e fantastici, in un meraviglioso equilibrio di forme, colori e tratti che donano al romanzo di Collodi una bellezza straordinaria, moderna e onirica.

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