Oscars 2018: tra discorsi di stampo politico e sociale, ecco tutti i vincitori dei premi più prestigiosi del mondo del cinema.
Ieri sera – notte per noi – si sono tenuti a Los Angeles gli Academy Awards ( o più comunemente Oscars), una delle cerimonie più importanti per il mondo del cinema Americano e internazionale.
Un’edizione – la 90esima – che segna un importante traguardo ma che, purtroppo, non ha saputo brillare come ci aspettavamo. Ancora una volta, a condurre è stato Jimmy Kimmel che ha dato inizio alla cerimonia con un discorso volto a sottolineare l’attuale panorama politico e sociale dell’America.
Infatti, non sono mancati i riferimenti al fenomeno delle molestie sessuali, a Weinstein e alla politica di Trump.
Probabilmente una comicità apprezzata da parecchi in sala, ma che ha fatto storcere il naso a molti telespettatori, me compresa.
Del resto, per chi ama e segue il cinema da sempre è triste e avvilente notare come una cerimonia, che dovrebbe parlare di film e di tutto quello che riguarda questa bellissima arte, debba essere sempre ridotta a mera politica.
Inoltre, era già successo gli anni precedenti, prima con la questione degli “Oscars so white”, poi con gli Oscars dello scorso anno con un’impronta decisamente più politica. E la scia non si è fermata, introducendo pure quest’anno un argomento che riguarda l’industria di Hollywood, ma è anche esterno alla cerimonia di premiazione.
Insomma, mi fa piacere vedere attori impegnati nelle questioni sociali, come il recentemente movimento #MeToo che ha dato voce a tutte quelle donne abusate per anni, ma credo ugualmente che ci siano luoghi e momenti adatti per trattare certi temi.
Perché credo sia assurdo togliere visibilità a quelli che sono i veri protagonisti in gara: ossia i film.
Specialmente quest’anno, non c’è stato un film che ha brillato più degli altri e forse la colpa è da attribuire anche alla gestione della cerimonia. Complessivamente, i premi sono stati abbastanza ripartiti egualmente tra i vari nominati, dando lustro a quelli che erano i temi più importanti in gara quest’anno – la diversità su tutti – ma anche al vero talento.
Infatti, tra i primi non possiamo non citare le quattro statuette ricevute da The Shape of Water, tra cui quella a Miglior Film, quello dato a Get Out come Miglior sceneggiatura originale e a Call me by your name per quella non originale.
Mentre, per quanto riguarda gli altri premi troviamo le statuette di Gary Oldman per Darkest Hour, Frances McDormand per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri e quelli per Dunkirk.
In conclusione, ecco l’elenco completo dei nominati e premiati agli Oscars 2018:
Miglior film
Chiamami col tuo nome
L’ora più buia
Dunkirk
Get Out – Scappa
Lady Bird
Il filo nascosto
The Post
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior regia
Christopher Nolan, Dunkirk
Jordan Peele, Get Out – Scappa
Greta Gerwig, Lady Bird
Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto
Guillermo del Toro, The Shape of Water – La forma dell’acqua
Miglior attrice protagonista
Sally Hawkins, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Margot Robbie, I, Tonya
Saoirse Ronan, Lady Bird
Meryl Streep, The Post
Miglior attrice non protagonista
Mary J. Blige, Mudbound
Allison Janney, I, Tonya
Lesley Manville, Il filo nascosto
Laurie Metcalf, Lady Bird
Octavia Spencer, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Miglior attore protagonista
Timothée Chalamet, Chiamami col tuo nome
Daniel Day-Lewis, Il filo nascosto
Daniel Kaluuya, Get Out – Scappa
Gary Oldman, L’ora più buia
Daniel Washington, Roman J. Israel , Esq.
Miglior attore non protagonista
Willem Dafoe, The Florida Project
Woody Harrelson, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Richard Jenkins, La forma dell’acqua – The Shape of Water
Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo
Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior film straniero
A Fantastic Woman (Cile)
L’insulto (Libano)
Loveless (Russia)
On Body and Soul (Ungheria)
The Square (Svezia)
Miglior film d’animazione
Baby Boss
The Breadwinner
Coco
Ferdinand
Loving Vincent
Miglior corto d’animazione
Dear Basketball
Garden Party
Lou
Negative Space
Revolting Rhymes
Miglior sceneggiatura originale
The Big Sick
Get Out – Scappa
Lady Bird
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior sceneggiatura non originale
Chiamami col tuo nome
The Disaster Artist
Logan
Molly’s Game
Mudbound
Miglior colonna sonora originale
Dunkirk
Il filo nascosto
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Star Wars: Gli ultimi Jedi
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior canzone originale
Mighty River, Mudbound
Mystery of Love, Chiamami col tuo nome
Remember me, Coco
Stand up for something, Marshall
This is me, The Greatest Showman
Miglior montaggio
Bady Driver
Dunkirk
I, Tonya
La forma dell’acqua -The Shape of Water
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior fotografia
Blade Runner 2049
L’ora più buia
Dunkirk
Mudbound
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Miglior scenografia
La Bella e la Bestia
Darkest hour
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Miglior costumi
La Bella e la Bestia
L’ora più buia
Il filo nascosto
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Victoria e Abdul
Miglior effetti speciali
Blade Runner 2049
Guardiani della Galassia 2
Kong: Skull Island
Star Wars: Gli ultimi Jedi
The War: Il pianeta delle scimmie
Miglior trucco
L’ora più buia
Victoria e Abdul
Wonder
Miglior effetti sonori
Baby Driver
Blade Runner 2049
Dunkirk
La forma dell’acqua – The Shape of Water
Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Miglior documentario
Abacus
Faces Places
Icarus
Last Men in Aleppo
Strong Island
Molte delle mie previsioni si sono avverate. Se ricordate, infatti, vi avevo già parlato di The Shape of Water e Darkest Hour, sottolineando come in quest’ultimo Oldman avrebbe sicuramente vinto la famosa statuetta.
Sono felice anche per Coco, di cui vi ho parlato nei preferiti del mese, e per Call me by your name che, a mio avviso, meritava la vittoria solo nella categoria in cui ha poi vinto.
Infine, sono molto soddisfatta per i premi dati a Dunkirk e Tre Manifesti.